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Molise- Settembre / Ottobre 1860

Cronologia sintetica degli eventi risorgimentali del 1860

P R O L O G O

5 maggio 1860
I Mille si imbarcano a Quarto, a poca distanza da Genova, su due piroscafi della compagnia Rubattino, il Piemonte e il Lombardo.

11 maggio 1860
Garibaldi sbarca a Marsala e subito si dirige verso l’interno

15 maggio 1860
Si combatte a Calatafimi il primo scontro della spedizione: Garibaldi deve affrontare circa 3000 soldati napoletani comandati dal generale Francesco Landi che, stupito della inattesa combattività garibaldina, ordina la ritirata.

27-30 maggio 1860
Garibaldi entra a Palermo dopo una serie di finte per ingannare i napoletani sulle sue intenzioni e conquista la città dopo duri combattimenti, anche grazie all’insurrezione popolare.

25 giugno 1860

Francesco II, seguendo i consigli dei francesi e nell’ultimo disperato tentativo di salvare il <<traballante>> trono, con atto sovrano del 25 giugno ripristina la costituzione del 1848.

5 luglio 1860

Francesco II, richiamando l’articolo 12 della costituzione, con legge provvisoria istituisce la Guardia Nazionale con lo scopo di tutelare l’ordine pubblico e di sostituire ed integrare, all’occorrenza, le truppe regolari e la gerdarmeria nell’azione di difesa contro l’avanzata dell’esercito garibaldino.

 

20 luglio 1860
Battaglia di Milazzo: a costo di pesanti perdite, superiori a quelle degli avversari, i garibaldini costringono forze napoletane superiori all’interno della fortezza.

27 luglio 1860

Il processo di rinnovamento si realizza con la sostituzione di uomini di stampo reazionario con uomini meno compromessi con il vecchio sistema e più aperti alle nuove idee . In Molise all’intendente Giuseppe Tortora Brayda posto in quiescienza subentra Domenico Trotta.

Nel breve periodo dell sua caricaTrotta cerca,con avvedutezza, di vigilare sulla sicurezza della Provincia.

 

Ieri, in occasione della festa di San Mercurio, si è rigirato il coltello nella piaga, mettendo a disposizione degli interessati la cartolina celebrativa con lo speciale annullo filatelico riguardante il preteso garibaldino Trotta. Sul retro della cartolina, si legge che Trotta “accettò di collaborare con lui [cioè con il nuovo governatore Nicola De Luca] come Delegato di Governo”. Niente di più falso. Il De Luca aveva invitato sì il Trotta a collaborare, ma don Domenico con moto di legittimo orgoglio non accettò ne allora né mai più, preferendo rientrare a Toro e ritirarsi a vita privata.

Fine luglio 1860

Nicola de Luca, su proposta dell’intendente Domenico Trotta, è il nuovo sindaco di Campobasso in sostituzione di Cesare Palombo: un incarico che egli accetta, dopo aver rifiutato quello di intendente della Provincia cui Liborio Romano l’aveva chiamato.

Ad Isernia viene nominato sindaco Stefano Jadopi (7 settembre) e sottointendente

1 agosto 1860

L’intendente Trotta in una circolare indirizzata ai Sottointendenti, Capi di compagnia delle Guardie Nazionali, Giudici Regi, Parroci e Sindaci rimarca significatamente di essere informato di come alcuni che io dichiaro nemici del Paese, vanno insinuando nelle menti de’ balordi che lo Statuto autorizzi ad occupar una parte della proprietà altrui. Esorto – aggiunge Trotta – “ogni impiegato ed ogni gentiluomo ed ogni sacerdote a concorrere ad eliminare dalla mente di ognuno questa idea trista.”

 

2 agosto 1860

I contadini del paese di Bronte insorgono e uccidono una ventina di nobili. Il 6 agosto alcune compagnie di garibadini guidate da Nino Bixio occupano il paese e dopo un processo sommario fucilano cinque supposti capi della rivolta.

19 agosto 1860
Dopo alcuni tentativi falliti, Garibaldi riesce a passare lo stretto di Messina e a sbarcare in Calabria. Dopo alcun scontri le forze napoletane, agli ordini del generale Ruiz, si arresero consegnando le fortezze sullo stretto.

Nonostante l’invito di Garibaldi, Campobasso tarda all’insurrezione.

Nei primi giorni di settembre giunge in Molise  il colonnello Teodoro Pateras (esercito meridionale) che spinge per la costituzione a Campobasso di un governo provvisorio, ma è costretto a recedere per l’opposizione del governatore de Luca e del comitato molisano, preoccupati per i rischi che correrebbe la cittadina per la presenza rilevante di  truppe borboniche e per la posizione strategica troppo esposta al nemico.

Basta un giorno e, a Isernia, si cambiano bandiere: il fresco Sottointendente Giacomo Venditti, insediatosi solo il 26 agosto, ammaina quella gigliata dei Borboni e issa lo scudo savoiardo;

LA STORIA ATTRAVERSO I DOCUMENTI

Antologia cronologica

Archivio di Stato di Torino – sez Riunite

Archivio di Stato di Campobasso

Legione Volontari del Sannio (de Feo) ASTo – Mazzo 230 1860-1861

 

1- Lettera di Vincenzo Carbonelli  – Avellino 24 Agosto 1860:                 “Vi prego amici carissimi stare pronti a l’altra mia chiamata, che sarà l’ultima in parola, e la qualificatrice di fatti

   3- Lettera di Vincenzo Carbonelli – Ariano 31 Agosto 1860                        “La provincia di Salerno, Cosenza sono in armi e fanno belle cose, ora tocca a noi dare il colpo di grazia alla tripla tirannia”

4-Istruzioni del Comitato centrale di Molise de’ due settembre 1860

Notizie della Provincia “Il Sannita n. 2 1860”  2 Settembre Partenza  dei volontari    PDF 

5- Lettera del Capitano Pallotta circa lo invio de’ volontari

6- Lettera del Capitano Pallotta circa lo invio de’ volontari

7- Lettera del Capitano di Fragneto l’Abbate

9-10- Uffizio del Comitato di Campobasso de’ 4 Settembre 1860

11- Lettera relativa ad invio di volontarii – Monacilioni 5 Settembre 1860

La Mobilitazione nel Distretto di Larino

29 Settembre 1860